Michele Lacava (Corleto Perticara, 17 marzo 1840 – Torre del Greco, 23 luglio 1896) fu un erudito di tante cose e un ingegno multiforme. La sua fu un'esistenza dedicata ad accrescere il patrimonio della cultura storica e archeologica del Mezzogiorno, in particolare della sua nativa Basilicata.
Medico, soldato e instancabile scrittore, fu un prode tenente nelle schiere di Garibaldi, partecipando attivamente alla Rivoluzione lucana del 1860 e alla campagna del Tirolo nel 1866. Per il suo valore ricevette una medaglia al valor militare firmata dallo stesso Garibaldi.
La sua opera più importante è la "Cronistoria documentata della Rivoluzione in Basilicata del 1860", un monumentale volume di oltre mille pagine che ricostruisce il periodo dal 1849 al 1860, basato su documenti inediti e testimonianze personali. Michele Lacava fu inoltre un profondo studioso delle antichità della sua terra, pubblicando "Topografia e storia di Metaponto" – opera premiata dall'Accademia Reale di Napoli – e identificando per primo il tempio di Metaponto dedicato ad Apollo Lycio. Si batté con forza per rivendicare l'antico nome di Lucania per la provincia di Potenza e desiderava ardentemente la fondazione di un Museo Lucano a Potenza per raccogliere i preziosi reperti della regione.
Come "apostolo" della sua provincia, si occupò anche di economia, credito popolare, igiene e viabilità, promuovendo la diffusione delle banche popolari e l'organizzazione di mostre enologiche per il miglioramento delle condizioni locali. Fu direttore del Banco di Napoli, contribuendo all'espansione creditizia in Basilicata.
Definito "il soldato del dovere", Michele Lacava fu un lavoratore instancabile, la cui operosità e dedizione al bene del suo paese lo resero una "ricchezza morale" della sua epoca.